Ministero dell'Istruzione e del Merito
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28 ottobre 2019 Nazionale Progetti

Intervista a Enza Benigno, ricercatrice del CNR e psicologa del MODELLO TRIS – TRIS.2

Sono eccellenti i risultati del progetto TRIS (ovvero Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa) nato nel triennio 2013-2016 in virtù di un accordo quadro tra Ministero dell’Istruzione Università Ricerca (MIUR), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Fondazione TIM. Il modello promuove la Classe Ibrida Inclusiva che, attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie, crea una simbiosi tra lo spazio d’aula e lo spazio domiciliare, annullando, di fatto, le distanze fisiche e psicologiche. E' un’evoluzione del concetto tradizionale d’istruzione domiciliare perché non solo garantisce l’attività didattica e quindi il diritto allo studio dell’alunno assente ma soprattutto assicura il coinvolgimento attivo e partecipativo dello studente alle attività che si svolgono in classe: lui/lei non più separati da barriere fisico-logistiche ma immersi nell’humus scolastico, grazie a un sistema di webcam che permettono di “abbracciare” visivamente l’aula. E’ il superamento del collegamento Skype tanto per intenderci con visuale fissa e percezione di una relazione lontana ed estranea. In allegato, l'intervista realizzata dalla giornalista Natalia Poggi alla referente del progetto, Enza Benigno, ricercatrice e psicologa per il CNR che ha seguito fin dall’inizio il progetto TRIS. In allegato, l'intervista.

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