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23 ottobre 2020 Sicilia Progetti

Una bellissima e attrezzata sala per la musica, al pediatrico "Di Cristina" di Palermo. Ai piccoli pazienti, la terapia che educa all'armonia e alla cura di sè.

In molti ospedali pediatrici sin dagli anni Novanta, la musica trova un posto d'eccellenza all'interno di ogni nosocomio, specialmente pediatrico. Essa contribuisce a ridurre l'ansia e a controllare il dolore, ma anche ad arricchire ed espandere il ruolo sociale del bambino-paziente con conseguenze positive sulle relazioni intra ed interpersonali - così spiegano i docenti impegnati nel progetto palermitano - La musica, come terapia, aiuta i minori nel confronto con le loro paure e ad esprimere i propri desideri. Essa è un linguaggio complesso, fatto di suoni e movimento, di ritmo ed emozioni, di movimento e linguaggio, fusi in un’unica anima, che porta all'esterno la voce dell'inconscio, le emozioni e le paure dimenticate ma mai sopite, i desideri ed i malumori, le gioie ed i dolori che sono nascosti in fondo all'anima di ciascuno, ma che nessuno vede. Non solo: la musicoterapia è uno strumento prezioso per valutare le condizioni psicofisiche di un paziente registrandone, ad esempio, la difficoltà ad eseguire un movimento od a seguire il pentagramma, insieme di lettura e calcolo che richiede abilità precise di lettura veloce e calcolo aritmetico; inoltre, registra le tensioni e le emozioni, fornendo agli specialisti una ulteriore lettura delle condizioni cliniche del paziente, aiutandolo a programmare un intervento più mirato.


L'aula è attrezzata e ricca di molti strumenti; per la sua collocazione in una zona centrale del presidio ospedaliero, e per la sua insonorizzazione, si presta a molteplici usi, ludici e artistici: studio di uno strumento, canto (solista e coro), ballo, disegno, lettura, ascolto di brani musicali, composizione musicale, recitazione.
All'interno dell'aula di musica, inoltre, verrà ricavato uno “spazio sociale” dove i giovani possono incontrarsi, ascoltare musica da CD o chiavetta USB, leggere libri o, semplicemente, ascoltare altri ragazzi che suonano.
Per realizzarla, tante voci e le firme di chi sostiene fattivamente il progetto: l'ISMEP “G. DI CRISTINA”, il Gruppo multidisciplinare per la tutela della salute mentale del minore ricoverato, l'Associazione "8 Maggio" (nata in ricordo di Costanza Orobello) e i due istituti comprensivi con sezione ospedaliera, il "Benedetto Croce" e il "Nuccio-Verga" di Palermo.

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